Diversi punti di vista sulla Realtà – Parte 1

Spinta e resistenze a sintetizzare

Ultima revisione: sabato 30 marzo 2024

Oltre ai desideri erotici… e al bisogno di autoaffermazione, nel genere umano sono ben radicate nel profondo altre più nobili aspirazioni come la curiosità di capire come funzionano le cose, di sapere come funziona il mondo, come, quando e perché è stato creato l’Universo, se esiste un Creatore, se abbiamo uno scopo, qual è il nostro destino, la vita ha un senso o glielo diamo noi ? Potrei andare avanti all’infinito e non sarei esaustivo lo stesso. Un’altra forza che ci caratterizza è la spinta a sintetizzare, a fare collegamenti e unificare le idee, le teorie e i concetti in concetti sempre più generali che includano quelli già acquisiti.

La Teoria del Tutto, Stephen Hawking

Dal lato della pura osservazione della natura sensibile ci sarebbe poco da controbattere, se solo fosse possibile vedere la realtà in modo obiettivo. Semplificando, si può dire che la realtà, per quanto immensa, diversificata e complessa, è una sola. Le teorie e le ricerche nel campo della fisica stanno procedendo in questo senso, cercando di dimostrare, tra le altre cose, che le quattro forze di interazione fondamentali (elettromagnetismo, forza debole, forza forte e attrazione gravitazionale) sono manifestazioni diversificate in base al contesto di una stessa forza più generale. Le prime due interazioni sono già state modellate come specializzazioni di un’altra interazione, denominata  elettrodebole, che agiva alle immense temperature dei primi istanti di vita dell’Universo, quando la sostanza non poteva che esistere sotto forma di pura energia.  Inoltre, nei primi istanti di vita dell’Universo lo spazio-tempo non esisteva ancora, e la sostanza doveva sottostare a forze di tipo quantistico. Solo in seguito, dopo la formazione dei primi quark, l’interazione forte iniziò a formare i primi nucleoni e poi i primi nuclei atomici. Successivamente si poterono creare i primi atomi, le prime molecole e i primi aggregati di gas, divenuti via via sempre più massicci. La forza di gravità cominciò solo allora a farsi sentire e le leggi descritte dalla relatività generale cominciarono allora a manifestrasi. Se ciò non bastasse, non dimentichiamoci che l’entanglement tra particelle elementari non è più una semplice teoria, ma un fatto che sta alla base dei computer quantistici, a suggerire come le particelle di materia siano una manifestazione di un campo informativo esistente al di fuori dello spazio-tempo.

Dal lato delle idee e del nostro sentire interiore più superficiale, la questione è più complicata. Nel mondo delle idee tutto è ugualmente possibile, la mente brulica di pensieri di ogni genere. Ogni persona ha il proprio punto di vista, e ogni punto di vista ha il suo esatto opposto ugualmente sensato agli occhi di un osservatore super-partes. In questo, il funzionamento della mente umana ricorda molto il funzionamento del mondo quantistico. Se ci abbandoniamo all’inerzia tendiamo a polarizzarci verso un certo punto di vista, cioè verso una certa idea politica, religiosa, calcistica, ecc. D’altra parte, facendo un’auto indagine si può verificare che  in noi c’è la capacità di comprendere anche gli altri punti di vista, e nel nostro sentire interiore più profondo sentiamo la spinta a farlo, lo riteniamo giusto anche se bisogna vincere delle resistenze, bisogna sforzarsi di farlo. 

In sintesi, che si tratti di voler conoscere il funzionamento della natura e delle creazioni umane, o che si tratti di voler conoscere il mondo interiore dell’Uomo, tutto lascia credere che, in teoria, potremmo riuscire a crearci un’unica mappa mentale, un’immagine mentale immensa e dettagliata di tutto l’Universo, che includa sia la parte esterna visibile e tangibile – la manifestazione – sia le dimensioni interiori, percepibili per mezzo delle immaginazioni, ispirazioni e intuizioni 1. Queste tre facoltà percettive delle dimensioni più sottili della realtà sono in via di sviluppo, come ha illustrato il dottor Rudolph Steiner nella scienza dello spirito, anche se seguendo il decorso naturale dell’evoluzione, le avremo maturate solo tra millenni.

Quest’ultima affermazione e molte altre che farò nei prossimi articoli, purtroppo, non sono ancora dimostrabili seguendo il metodo scientifico, che richiede la ripetibilità e la predittività dei fenomeni osservati. Chi vivrà vedrà dove ci porteranno le ricerche della fisica quantistica e della cosmologia, tuttavia, per lo scopo che mi prefiggo, posso e devo accontentarmi di riconoscere come vero o falso questo tipo di insegnamenti, molti dei quali vengono tramandati fin dalle primissime civiltà, praticando particolari esercizi di meditazione (che io non vendo, ma sono spiegate nei libri che illustrerò man mano). Durante la meditazione si può sentir risuonare la propria interiorità in modo che ci sia, o meno, quel genere di riconoscimento che non lascia dubbi.

Riporto un episodio personale terra-terra, per riflettere sull’esistenza di una realtà informativa/spirituale al di fuori dello spazio-tempo, e sulla possibilità di percepirla: qualche anno fa mi è successo di vincere ottocento euro al gioco del lotto giocando la mia data di nascita per un ambo con tre numeri su ruota secca, dopo aver sognato di fare un viaggio a Roma. Al risveglio, la sensazione di dover usare il sogno per giocare al lotto era netta, quasi tangibile, allora ho pensato bene di giocare la mia data di nascita sulla ruota di Roma. Non è stato l’unico episodio di sogno premonitore e di certo non sono né il primo né l’ultimo a cui accadono episodi analoghi. Purtroppo finché questi episodi non saranno ripetibili a piacimento, dobbiamo accontentarci di avere fede nella capacità di interagire con l’invisibile.

La Scienza Occulta nelle Sue Linee Generali

Tornando al filo del discorso, sembrerebbe proprio essere possibile costruirsi un’unica immagine mentale dell’Universo, oggettiva e condivisibile da tutti, ma d’altra parte la realtà è veramente troppo complessa per noi. Le conoscenze che abbiamo oggi sono sterminate e spaziano da quelle certe e provate provenienti dai tanti settori scientifici, ai “credo” delle diverse religioni. Perciò ci vorrebbe tutta una vita dedicata solo a questo, se basta, per imparare tutto, assimilarlo e collegare insieme tutti i dettagli per poi costruirsi una simile mappa mentale della realtà. Le inevitabili lacune rendono difficile fare tutte le corrette associazioni mentali tra concetti provenienti da ambiti diversi. Inoltre, purtroppo, il bisogno di autoaffermazione e gli altri pruriti della “macchina biologica”2 fanno la loro parte, ed ecco che nascono i conflitti tra religione e scienza, le guerre tra religioni, le discordie e le liti.

Corso di risveglio, Salvatore Brizzi

È dal 2012 circa che leggo o sento discutere di Illuminati psicopatici, di anticristi vari ed eventuali, di alieni pericolosi che ci avrebbero schiavizzato, della fine del Mondo imminente e di altri spauracchi simili. Incuriosito e basito, mi sono messo a fare ricerche e poi a studiare la letteratura originale di antroposofia e di teosofia. Alla fine ho scoperto tutto un altro mondo. Uno dei miei primi ricordi risale a quando avevo circa 1 anno: ero nel mio passeggino tranquillo e beato, e c’era una mia zia che insisteva a chiedermi “a chi vuoi più bene, a babbo o a mamma ?”. Io rispondevo prontamente “a tutti e due!” (ancora non avevo imparato a rispondere male…). Da allora, quella che sento essere la mia “mission” è mediare tra i litiganti e portare concordia a pace. Questo è anche l’ambizioso obiettivo di questo articolo, e forse dell’intero blog: aiutare a trovare i collegamenti, a sintetizzare, a far capire che non esiste un punto di vista sbagliato in assoluto contro cui fare la guerra. Un punto di vista è semplicemente un punto di vista, un centro di consapevolezza, e per realizzare il Sé bisogna imparare a vincere le resistenze che ci oppone il nostro ego, trasmutare le emozioni, riordinare le idee, cercare il vero, il bello e il buono in ciascuno, in ogni evento.

Riferimenti

  1. Questi tre termini non vanno confusi con quelli usati nel linguaggio comune, ma devono essere intesi nel senso descritto, ad esempio, nel testo L’Iniziazione, in cui Rudolph Steiner tramanda un insieme di esercizi pratici che servono ad affinare i sensi interiori, intesi come facoltà di immaginazione visiva, auditiva e cinestesica fino a sviluppare le facoltà immaginativa, ispirativa e intuitiva grazie alle quali si può percepire una realtà ultrasensibile. Ci vuole tempo e dedizione. Serve anche l’aiuto di un Maestro o di una persona con capacità di veggenza per controllare se si sta effettivamente percependo le stesse “cose” o meno. ↩︎
  2. A tal proposito mi è stato davvero necessario seguire il corso di risveglio di Salvatore Brizzi, il cui succo, o una buona parte, è raccolto nel suo libro Risvegliare la Macchina Biologica, da rileggere ogni volta che ci si trova in un momento di smarrimento per via di gelosie, invidie, troppi impegni. ↩︎

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